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Devo ammetterlo, l’abdicazione di Benedetto XVI ha sconvolto anche me: tutt’ora, ripensandoci, credo di vivere un sogno anziché una realtà.

Non vi dico le reazioni - alcune rispettose, altre meno - di alcune persone che ci stanno vicino e che sanno della nostra fede in Gesù Cristo e, di conseguenza, in Santa Romana Chiesa.

Ma andiamo al dunque: credo sia opportuno, meglio dire utile, risalire all’annuncio fatto dal diretto interessato, la estraggo dal sito ufficiale di Radio Vaticana.

Lo stesso discorso - va detto - è una traduzione fedele dal latino, visto che il Sommo Pontefice così lo ha pronunziato, cliccate qua

Nello stesso sito di Radio Vaticana si può ascoltare il discorso originale, cliccando sull’immagine in alto a sinistra, provate: altrimenti c’è il video di “Rai News” (dopo la necessaria pubblicità che non c’entra proprio niente, cliccate qua

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Mi colpisce molto quando dice:    ” (…) è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato (…)”

E qua riprendo io: lasciatemi dire che, in questa società - specie in politica - sono pochissimi i personaggi che, con umiltà, lasciano la cosiddetta “poltrona”, riconoscendo le proprie difficoltà nel saper amministrare, quindi se a farlo oggi è un Papa, riconosciamo davvero la Sua umiltà ed il Suo amore per la Chiesa stessa, pur restando nello smarrimento e nella incredulità.

Bello, questo video di saluto e di ringraziamento (anche qua c’è uno sponsor, mannaggia): cliccate qua

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La speranza, la Fede, per noi cristiani, sta nel fatto che - dopo questo periodo di instabilità - Gesù stesso sappia inspirare la Chiesa stessa, con un “traghettaggio” il più indolore possibile.

Amen.