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Non capita tutti i giorni di scrivere su un mensile, specie se a tiratura nazionale (o quasi): a me è capitato - proprio questa estate - di veder pubblicate ben 5 pagine sulla terra che da ben 12 anni ospita me e la mia famiglia, la Sardegna.

Figaretevi la felicità e l’orgoglio - permettetemi di sottolinearlo - anche perché da anni ritiro e leggo gratuitamente “Acqua e Sapone”, giudicandolo uno dei migliori mensili esistenti in Italia, non solo per le notizie fresche, curiose, importanti ed alternative che contiene, ma anche e proprio per il taglio spirituale (non necessariamente “confessionale”) di molti suoi articoli ed interviste.

Chi mi conosce, sa quanto sono espansivo e chiaccherone, al punto che - sia per email che di persona - almeno metà delle mie conoscenze è venuto a conoscenza della pubblicazione di detto articolo e del mensile che lo conteneva.

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Immaginate, allora, la mia tristezza e delusione quando alcuni dei miei stessi amici (per fortuna pochi e stranamente tutti maschi) - per niente meravigliati - hanno ironicamente esclamato: “Ma dove hai scritto? Sul giornale delle saponette?”.

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Perdonatemi se replico, in difesa proprio di “Acqua e Sapone”: “Ma l’avete mai letto voi? L’avete mai ritirato alla cassa? O forse, essendo uomini, vi vergognate proprio ad entrare in una profumeria per ritirarlo?”

Provate, ve ne prego, ad aprirlo e leggerlo e poi mi dite.

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“Acqua e Sapone” - parola di lettore incallito - è tutto fuorché un giornale “leggero”, da saponette, da leggere in bagno, per intendersi: è grazie proprio a questo mensile se mi sono fatto un’idea chiara sull’errata imposizione del nucleare e sulle vincenti risorse energetiche alternative.

Ma è stato anche grazie ad “Acqua e Sapone” se ho conosciuto la spiritualità e la fede di alcuni personaggi pubblici: attori, cantanti, scrittori e scienziati, primo fra tutti l’astrofisico cosmologo Marco Barsanelli (pagina 52 del numero di agosto 2013, clicca qua) che mi ha chiarito come fede e scienza possano davvero andare a braccetto, cioè come si possa credere contemporaneamente al “Big Bang” di più di 13 miliardi di anni fa e alla nascita di Cristo avvenuta “solo” 2013 anni fa.

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E, lasciatemelo dire - “Vanità delle vanità, tutto è vanità” (Ecclesiaste 1, versetto 2) - a me dopo un pò annoiano (anzi non le tollero più) le notizie politiche o di gossip, specie se poi la vita spirituale o economica della mia famiglia e dei mie figli non cambia di una virgola, proprio per colpa del mondo che vorrebbero costruirci attorno.

Ecco, allora che il “giornale delle saponette” è bene che entri in casa mia e vi dirò di più: la redazione ed in primis Alberico Cecchini è stata “doppiamente furba” perché con la sua pubblicità ed in un ambiente dedicato alla casa ma anche ai prodotti per la bellezza ha attirato l’attenzione dei clienti di quegli ambienti per poi dimostrare che “la casa deve essere dentro ognuno di noi” ed è poi più importante “la bellezza dentro” anziché fuori!

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Se questa non è strategia (a fin di bene), ditemi cos’altro è: già solo questo vale per fare un plauso a tutte queste persone, agli inventori di questa testata che davvero non poteva far meglio.

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E, in ultimo, lasciatemi parlare di quel  Nick Vujicic, la cui storia proprio il mio amico Alberico Cecchini mi ha fatto conoscere: un uomo nato senza gambe e senza braccia, felicemente sposato e testimone di fronte al mondo dell’amore di Dio verso gli uomini ed il creato.

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Tanto detto, voi fate pure, ma a me piace tanto e mi è indispensabile “Acqua e Sapone”, che forse voi continuerete a chiamare il “Giornale delle saponette”.

PS: questo è il sito che voi chiamate saponette, cliccate qua