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Ci siamo dovuti indirizzare al sito di “Abbanoa” per invidivuare le cause del divieto e della “non potabilità” delle acque intorno a Cagliari.

Ecco il comunicato di Abbanoa diramato proprio oggi:

A causa di un intervento di manutenzione in corso da parte dell’Enas, l’ente che gestisce il sistema idrico multisettoriale ha interrotto la fornitura di acqua grezza dal lago Mulargia per i potabilizzatori di Abbanoa (Simbirizzi, San Michele, Sestu ed Elmas) che servono Cagliari, Quartu, Selargius, Monserrato, Quartucciu, Maracalagonis ed Elmas. In alternativa l’acqua grezza è fornita ora dal Cixerri ma, essendo di qualità notevolmente più scadente, è stato necessario modificare il sistema di trattamento per abbattere la carica batterica presente nell’acqua. Ciò ha comportato l’aumento di cloriti, un sottoprodotto della disinfezione idrica, nella risorsa idrica in uscita dai potabilizzatori. I controlli effettuati oggi segnalano il parametro fuori norma e le acque in distribuzione risultano temporaneamente non potabili, ma comunque senza alcun rischio per la salute. La situazione è costantemente monitorata: sono in corso le attività di adeguamento dei processi per limitare ulteriormente gli effetti e rientrare nei parametri. La Sardegna vanta il triste primato nazione di avere quasi il 90 per cento delle risorse idriche provenienti da bacini artificiali con acqua di pessima qualità. Ogni anno Abbanoa tratta nei suoi cinquanta potabilizzatori circa 250 milioni di metri cubi d’acqua distribuita a 712mila utenze” .

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Anche la Asl si è pronunciata  in tal senso: “Acqua utilizzabile per il lavaggio di frutta e verdura e per tutti gli usi domestici, divieto limitato esclusivamente al consumo umano diretto e per la preparazione degli alimenti”

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