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L’altro giorno, vi ho parlato di un grande artista francese e le “brano ritrovato” di musica elettronica, oggi voglio farvi conoscere una cosa molto inquietante, cioè la musica automatica, che non ha assolutamente bisogno della mano umana.

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La “Kmel Robotics” ne è una espressione e per conoscerla meglio, cliccate qua

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E se ancora non siete rimasti sconvolti, vedetevi un video con la presenza dei “droni” in versione artistica, cliccate qua

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Bertok ringrazia il robot “Syl Andromeda 435″ per la cooperazione ed in futuro vi svelerà segreti musicali sempre più affascinanti ed anche inquietanti.

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Stiamo lavorando per voi, che dico, stiamo lavorando per loro: quelli che ci sostiuiranno in tutto e chi vi dice che a scrivere questo articolo non sia io, ma un robot opportunamente programmato?