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San Ranieri, di cognome Scacceri, è il Santo Patrono di Pisa e tutti lo sanno, ma ciò che in molti non conoscono è l’origine della “Sua” tempesta, meglio dire “Burrasca”, termine usato già dai tempi antichi per descrivere quel rovescio improvviso che dovrebbe manifestarsi fra il 16 ed il 17 giugno.

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A dir la verità, bisogna andare indietro di qualche anno per ricordarci di una burrasca avvenuta a ridosso della “Luminaria”: ad esempio, negli anni 2012 e 2013 il temporale è avvenuto fra il 9 ed il 10 giugno, mentre nel 2011 burrasca c’è stata la notte del 14 giugno.

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Ma perché tutto questo, cioè perché dovrebbe piovere durante la “Sua” festa e addirittura la “Luminaria” organizzata in Suo onore? Considerate che per accendere tutti i “lumini” affissi a tutte le antiche case “sur Arno” ci vuole il lavoro certosino di centinaia di persone per l’intero pomeriggio del 16 giugno, allora perché lo si dovrebbe rovinare?

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La risposta ci porta ad antiche credenze, secondo le quali “ogni anno, nonostante il clima estivo, il santo metterebbe alla prova i propri concittadini scatenando la pioggia sulle loro teste”, cliccate qua

Come dire “l’uomo propone, Dio dispone” e può succedere che tutto quanto si sia costruito nella vita in un sol attimo può venire demolito:  una specie di “catechesi” volta alla conversione umana, disposta in questo senso dallo stesso Ranieri.

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Fatto sta che lo stesso Patrono è esposto nella Cattedrale pisana - in piazza dei Miracoli - affinché i suoi concittadini possano pregarlo e venerarlo, durante la Santa Messa del tardo pomeriggio del 17 giugno di ogni anno: un momento in più per la nostra conversione, che può paradossalmente passare anche attraverso una… burrasca!