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Ho 58 anni ed una famiglia numerosa, con 5 figli. Dico questo per raccontare cosa mi è successo soltanto un’ora fa sulla bellissima spiaggia del Poetto.

Più precisamente fra la 6′ e la 4′ fermata.

Stavo camminando in acqua, quando proprio davanti alla quarta fermata sono precipitato improvvisamente in un dislivello enorme. Non so nuotare, ho avuto da poco un tumore, che mi ha lasciato difficoltà respiratorie ed apnee notturne.

Oggi sono in ferie e sarei dovuto essere a Cala Sinzias ma ho dormito pochissimo e perciò ho optato per una spiaggia vicino casa.

Il bagnino mio salvatore ha un nome ed io vorrei ringraziarlo sulle pagine di questo sito.

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 Il suo nome è Mattia Mainas e sul suo profilo Facebook è ritratto con la foto che più gli si addice, quella di addetto al salvataggio di persone in mare.

La mia è una storia fra tante e potrei riempire la pagina di parole, ma posso solo dire di aver percorso la mia vita in un attimo, in cui non ho saputo proprio cosa fare per salvarmi.

Ho provato a tenermi a galla, ma poi ho perso le forze.

Dapprima, si sono avvicinate due ragazze, ma non ce l’hanno fatta.

Poi sono arrivati i due bagnini, fra questi anche Antonio Sechi (della Cooperativa “Golfo degli Angeli”) e mi sono aggrappato a Mattia, che mi ha soccorso con non poca difficoltà, visti i miei 108 chili ed il mio respiro sempre più minimo.

Stavo recitando il S.Rosario, camminando in acqua, per questo ringrazio anche il mio amico Dio.

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Chiedo alla amministrazione comunale di intervenire presto: lo strapiombo si trova davanti alla quarta fermata ed in questi giorni ha rischiato di affogare altra gente.

In quanto a Mattia Mainas, potrebbe essere mio figlio ed è un tifoso del Cagliari. Giunti a riva, stavamo tremando entrambi e, ripreso fiato, gli ho chiesto il perché.

E proprio mentre stavo lasciando i miei dati al box della spiaggia, proprio mentre l’addetta Donatella Abis stava cercando di tranquillizzarmi, Mattia stava quasi scusandosi per aver avuto paura, “perché ti ho visto andar giù, ancor prima di arrivare”.

Scuse prontamente accettate: mi ha salvato la vita ed ha salvato il futuro anche alla mia famiglia.

Di questi tempi, non è poco.

Ancora grazie, Mattia, Antonio, Donatella.

Mauro Bertocchini

P.S. “Casteddu on line” è stato il primo sito a darne notizia, cliccate qua