E’ il momento dell’ora legale: ecco la sua storia…
Fra poche ore, dovremo portare un’ora avanti ogni nostro orologio di casa (e non solo quello), perderemo un’ora di sonno, ma in compenso avremo - domani stesso - un’ora di luce in più e, considerando anche che la primavera è da poco “scoccata”, andiamo a viverci questa prima domenica all’aria aperta.
Innanzitutto, recuperiamo subito un sito da dove”estrarre” l’ora giusta per aggiornare i nostri apparecchi, clicchiamo qua
Poi, andiamocela a studiare questa benedetta “ora legale”.
Abbiamo fatto un sondaggio fra i nostri lettori ed il 90% (ripeto: novanta per cento) la preferisce all’ora solare, per diversi motivi, sia per il risparmio energetico che ne deriverà, ma anche perché la luce porta comunque buonumore, andatelo a chiedere agli svedesi, che per tutto l’inverno hanno buio per gran parte del giorno.
Pensate, il primo ad intuire questa necessità fu Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine, nel 1784, ma dovremo aspettare fino al nel 1907, quando il costruttore britannico William Willett e poi la Camera dei Comuni inglese - nel 1916- diedero vita al “British Summer Time” che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti paesi imitarono il Regno Unito in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.
Ho estratto il tutto da Wikipedia, cliccate qua
Il “cambio d’ora” - cosiddetto “British Summer Time” addirittura abbreviato per comodità come “BST” - è anche l’occasione di molti incontri musicali in tutto il mondo - anche se non necessariamente organizzati in questo weekend- e noi ve ne abbiamo recuperato uno fra tanti, cliccate qua
Beh, allora non perdiamo altro tempo ed incamminiamoci a spostare le sveglie: buon cambio d’ora a tutti.
E buona Primavera.