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Sarebbe davvero una grossa delusione se Lei (e qua ci sta bene la “elle” maiuscola) non vincesse questo Festival di Sanremo, ma sarebbe ancor peggio se la nostra Fiorella non potesse o volesse partecipare al Festival Eurovisivo della canzone.

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Ho avuto l’onore di conoscerla quando era molto giovane ed anche io ero abbastanza “ragazzo”: erano i tempi dei concerti a Campi Bisenzio - Festa de L’Unità, quando ancora esisteva il PCI ed il suo giornale - e la nostra Fiorella cantava tutta la sua voglia di considerarsi donna e difendere i diritti delle donne.

Vi confesso ben due segreti:

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  • a Lei dedicai una intensa poesia, che - mi assicurò - custodì fra i tanti ricordi dei suoi fan.
  • sempre a Lei, io proposi - a Lei ed al suo collega Zucchero - di accompagnarmi a “Radio Mosca” (in Russia) a tenere dei corsi radiofonici sulla musica leggera italiana: era da poco crollato il muro di Berlino ed io fui invitato a recarmi in Unione Sovietica, dagli speaker conosciuti a Zagreb durante l’Eurofestival.

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Tutto questo per dire che non sarebbe poi una novità se questo cerchio italo-sovietico si chiudesse con la Sua partecipazione al Festival Eurovisivo della Canzone, che si terrà in Ucraina, più precisamente a Kiev.

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Nell’ormai lontano 1990, né Fiorella né Sugar (che ho frequentato ed intervistato per anni) parteciparono a quelle trasmissioni moscovite, ma io fui contento di aver invitato proprio loro due, che davvero adoravo e che rappresentano ancora un buon punto di riferimento musicale italiano ed estero.

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Basta così, ma siccome voi a tutto quello che ho detto potreste neanche credere, chiudo questo mio malinconico pensiero, con un documento tratto da una delle tante interviste strappate alla mia Fiorella Mannoia, cliccate qua sotto e buon ascolto:

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Al termine dell’intervista (di ben 6 minuti) Fiorella Mannoia viene a salutare quella che è (tuttora) l’unica radio presente a Pisa: la sempre amata Radio Incontro!

Fiorella, farò il tifo, ti voglio all’Eurofestival…