La notte in cui incontrai Karol Wojtyla
Giovedì 21 Settembre 1989: Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II visita Pisa e ci sta ben quattro giorni, se ben ricordo fino a domenica 24 settembre, pur essendosi spostato a Lucca ed a Volterra.
E l’ingegner Pierluigi Maffei, direttore della nostra emittente (Radio Incontro) scelse fra tutti proprio me per farmi incontrare il Papa.
Mi disse semplicemente: “Recati in tarda serata davanti all’ingresso della Cattedrale, lì troverai altri 5 giornalisti, porta con te tutto: registratore, macchina fotografica. Altro non posso dirti”.
Ebbene, Giovanni Paolo II, dopo aver ammirato il Lungarno illuminato stile “notte di San Ranieri”, con la sua “Papamobile” imboccò la Porta di Piazza dei Miracoli, ma - anziché continuare per Piazza dell’Arcivescovado, dove di lì a poco si sarebbe affacciato al balcone - fece fermare lo stesso mezzo e chiese di poter passeggiare lungo tutta la Piazza, passando fra il Battistero ed la facciata del Duomo.
Come avesse potuto conoscere - il nostro Direttore - tale cambio di programma io non lo so, ma fatto sta che ricorderò quel momento finché vivrò: soprattutto ricorderò l’andamento dolce, lento, di quel Pontefice, non curante del “protocollo” e degli appuntamenti, un Pontefice che viveva ogni emozione, una alla volta, incontrando ogni persona, non curante dei rischi che avrebbe potuto correre.
Giovedì 21 Settembre 1989 - ore 21.30: voglio ricordarlo assieme a voi, con la foto del momento in cui ho incontrato il futuro Santo Karol Wojtyla.
“Certamente, di questa visita, era anche il momento atteso con più curiosità dai giornalisti, giacché il Pontefice veniva nell’università in cui aveva insegnato Galileo, veniva in una università che era stata, a cavallo tra XIX e XX secolo il luogo di forti contrapposizioni culturali tra «laici» e «clericali»”
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