“Sa Die de Sa Sardigna” 2017
Ogni anno, il 28 aprile, in tutta la nostra Isola si festeggia “Sa Die de Sa Sardigna”, dove le iniziali maiuscole ci stanno proprio bene, perché è il giorno più importante, perché per i sardi la Sardegna è la cosa più importante.
A dispetto di chi, in continente ed in passato, l’ha ricordata per gli assassini e per i sequestri; a dispetto di chi vorrebbe inviarvi la spazzatura e le scorie nucleari della nazione padrona; a dispetto di chi pensa solo a lei d’estate e per le spiagge.
Si, anche io - d’origine pisana - ogni anno la festeggio e tutto l’anno mi accorgo di quante ingiustizie questa terra sopporta, non a causa della gente comune, ma per colpa di tanti politici che non vogliono valorizzarla, se non per venirci al mare in canottiera.
E dopo questo mio sfogo, vengo a presentarla, cliccate qua
“La festività vuole ricordare la sommossa dei vespri sardi del 28 aprile 1794 che costrinse alla fuga da Cagliari il viceré Vincenzo Balbiano e i funzionari sabaudi, in seguito al rifiuto di soddisfare le richieste dell’allora Regno di Sardegna per riservare ai sardi le cariche pubbliche, un Consiglio di Stato a Cagliari, vicino alla sede del viceré e l’istituzione a Torino di un Ministero per gli affari della Sardegna. Rientrata la rivolta, alcune richieste furono accolte nel 1796″ (fonte Wikipedia)
Un video bellissimo ricostruisce praticamente tutto! Cliccate qua
Per conoscere tutte le manifestazioni, vi basterà inserire “Sa Die” su un qualsiasi motore di ricerca: basta digitare “Sa Die”, perché di questa festa - in tutto il mondo - ce n’è una sola ed è la nostra.
Quest’anno sarà davvero ricco il calendario delle manifestazioni a Cagliari:
- alle ore 9.00 - nel salone del Palazzo Viceregio - i saluti del Comitato, gli interventi delle autorità , con l’intervento dello storico Federico Francioni
- subito dopo, l’associazione “Cuncordia e Launeddas” - con il brano “Procurare e moderare” accompagnerà il corteo verso il Duomo
- alle ore 11.00 - nella stessa Cattedrale - l’Arcivescovo Arrigo Miglio celebrerà la Santa Messa
- durante la celebrazione, saranno eseguiti brani con le tipiche launeddas ed il “Coro giovanile di Quartu Sant’Elena”, diretto dalla maestra Laura Porceddu, interpreterà i nuovi testi in lingua sarda, composti dal maestro Vittorio Montis (all’organo).
Buona “Sa Die” a tutti i sardi, me compreso!