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Ci passiamo spesso davanti - salendo su, nel Largo Carlo Felice a Cagliari - eppure sono in pochi a sapere che, al numero 13 dello stesso Largo ed inserito nel Palazzo Accardo, c’è il “Coenaculum Agostinianum”, ovvero il luogo (sotterraneo) dove per ben due secoli (dal 504 al 722 d. C.) sono state custodite le spoglie di Sant’Agostino.

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A ricordarci questo particolare è il sito dello stesso Comune di Cagliari, cliccate qua

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“Aurelio Agostino d’Ippona (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430) è stato un filosofo, vescovo e teologo berbero con cittadinanza romana (…)  È stato definito «il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell’umanità in assoluto». Se le Confessioni sono la sua opera più celebre, si segnala per importanza, nella vastissima produzione agostiniana, La città di Dio … per maggiori informazioni, cliccate qua

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Un sacerdote, proprio l’altra sera - durante una Messa - mi ha fatto conoscere un aspetto curioso di Sant’Agostino: ha sempre sofferto d’insonnia ed è anche grazie ad essa che l’Illustre ha composto tutti quei capolavori di pensiero che sono arrivati fino a noi.

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Stavamo dicendo “un cittadino illustre di Cagliari” - anche se da morto, lasciatemelo dire - ma proprio alla mia famiglia, qualche anno fa - è capitato di visitare l’Ipogeo che lo ha custodito: ci si passa con difficoltà, scendendo una scala ripida, con una debole lampadina appesa al muro, dopodiché si giunge ad un piccolo spazio, arricchito da un altare, che trasuda umidità dal muro circostante.

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Qualcuno dice che l’acqua raccolta sia miracolosa, ma è soltanto una leggenda - a noi raccontata da persone di passaggio nella vicina Chiesa di Sant’Agostino, dalla parte opposta di Largo Carlo Felice, con ingresso in Via Ludovico Baylle, 80 - per maggiori informazioni cliccate qua

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Pensate, questa chiesa - chiamata adesso “Sant’Agostino nuova” (anche se ha quasi 5 secoli di vita) - fu danneggiata durante i bombardamenti dell’ultima guerra, fu addirittura usata per ospitare partite di pallone (avete letto bene) che ne hanno danneggiato le statue e poi riaperta dal 1979: è merito di alcuni volontari e dello stesso rettore - Don Vincenzo Fois - se possiamo ammirarla adesso, anche se molte cose devono essere ancora fatte per salvare sia la facciata che l’affresco.

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Ogni anno - intorno al 27 ed il 28 agosto, ricorrenze di Sant’Agostino e di sua madre Santa Monica - si ripetono i Festeggiamenti con la solenne Processione in Via Roma, Largo Carlo Felice e Via Baylle, al termine della quale si celebra la Santa Messa in onore di entrambi, momenti spirituali che vale la pena di seguire.

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Per completezza di informazione, sottolineiamo che Sant’Agostino è adesso custodito nella  “Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro” a Pavia, cliccate qua

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E c’è pure chi si è studiato tutto il viaggio del Suo corpo, attraverso i secoli, cliccate qua