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Avete presente l’enorme confusione in cui si trovano i bambini ed i loro genitori per le vaccinazioni non (ancora) fatte e la loro iscrizione agli istituti nell’approssimarsi dell’anno scolastico 2017-2018? Sto parlando del fatto che, siccome adesso tutti stanno correndo verso i vari ambulatori comunali per regolarizzare la loro “posizione”, purtroppo non ci sono vaccini per tutti ed allora si ricorre ad autocertificazioni, prenotazioni ed attese enormi, con un numero massimo di vaccinati al giorno….

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Ebbene, stesso discorso lo si può fare per la Fede, la nostra fede, la nostra (eventuale) santità o conversione che sia: nel corso degli anni, abbiamo abbandonato tutto - perfino il crocifisso, nelle scuole - abbiamo rivolto il nostro cuore ad un sacco di idoli, soprattutto virtuali, soprattutto elettronici.

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Poi, arriva un dittatore - come nel nord Corea, in questi giorni - e in un attimo tutti (ma  proprio tutti) ci accorgiamo che “siamo niente”: semmai ce ne fosse bisogno,  “”I missili nordcoreani potrebbero essere in grado di raggiungere l’Europa “prima del previsto”: lo ha detto la ministra francese della Difesa, Florence Parly, nel corso di un intervento dinanzi ai militari a Tolone. “Lo scenario di una escalation verso un grande conflitto non può essere scartato”, ha affermato, aggiungendo: “L’Europa rischia di essere alla portata dei missili di Kim Jong Un prima del previsto” “” (cit. “LaRepubblica”, versione on line).

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Cioè, se quel ragazzotto di Kim Jong-Un continuasse nel suo “testare missili” a destra ed a manca, per un delicato gioco di equilibri mondiali - non dimentichiamoci dell’altrettanto illustre Donal Trump a capo degli Stati Uniti d’America - tutto il mondo rischierebbe di scomparire “come una palla di fuoco”.

Ed a proposito di fuoco, ci viene incontro una parabola che parla di lampade che si accendono, attraverso l’olio…

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“Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: «Ecco lo sposo! Andategli incontro!». 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: «Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono». 9Le sagge risposero: «No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene». 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: «Signore, signore, aprici!». 12Ma egli rispose: «In verità io vi dico: non vi conosco». 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.” (Matteo 25, 1-13)

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“La fine del mondo (potrebbe essere) vicina”: esistono tutti gli ingredienti per la distruzione del mondo.

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Esiste il dittatore di turno (che differenza fa, fra Kim, Hitler, Stalin?), esistono gli attentati, ma - ecco qua la differenza - dai tempi di Enrico Fermi, Albert Einstein e quanti altri (anno Domini 1939), esiste la “Bomba Atomica”, che  “può essere un’arma di distruzione di massa, la comunità internazionale perciò limita e sanziona la produzione di tali armi con il Trattato di non proliferazione nucleare” e per saperne di più  cliccate qua

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Uno degli stessi ideatori - tale Albert Einstein - così disse:  “Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre”.

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Cioè è un dato certo che, se Adolf Hitler a suo tempo si è fatto conoscere e ricordare per la famosa “Shoah”, il prossimo dittatore si farà conoscere e ricordare per la “Guerra Atomica Mondiale”: non si può negare, è un dato di fatto, è un’equazione matematica.

“Succederà, non succederà, quando succederà?”… spesso ci siamo andati vicino e ve ne abbiamo parlato in altri articoli ed occasioni, ma qua dobbiamo decidere cosa fare, aspettando questo (eventuale) evento (e mi si scusi per la ripetizione di parole).

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Dobbiamo tornare all’inizio di questo pensiero:

  • la corsa alle vaccinazioni (non ce n’è per tutti)
  • la corsa a procurarsi l’olio per le lampade (non ce n’è per le cinque vergini, in attesa del Signore)
  • la corsa a convertirci, a rientrare in noi stessi, a ritornare alla Fede in Dio (potrebbe non esserci abbastanza tempo, potrebbe esserci un enorme coda, davanti al confessionale).

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Potremmo non avere tempo abbastanza, per chiedere il perdono ad ogni nostro nemico, cosicché verremo introdotti nell’Inferno, nel Purgatorio, anziché nel Paradiso!

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Attenzione, questa non è una favola, ma una cosa talmente seria che una delle persone più intelligenti (tale Dante Alighieri da Firenze) non ci ha dormito per mesi, finché non “c’ha fatto una commedia”, una Divina Commedia, che in italiano vuol dire “Commedia (racconto) di Dio”.

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Chiaro, no? E noi, cittadini del Duemila, che abbiamo il cellulare ed ogni altra tecnologia, ci siamo dimenticati dei nostri padri, peggio ancora ci sentiamo più intelligenti di Einstein, di Alighieri e di Sant’Agostino: tutti peccatori, persone da un pessimo carattere, con storie drammatiche nella loro vita, ma con un’unica certezza: la Presenza, la Devozione a Dio.

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Giratevi intorno: non abbiamo più Dio come riferimento, arriviamo perfino a voler creare altri generi di vita e di esistenza, che si distaccano dal “Vecchio e Nuovo Testamento”, inventiamo perfino nuove regole di vita, che si distaccano  dai “Dieci Comandamenti”.

Poi arriva un giorno - e potrebbe essere questo - che non c’è più olio, né vaccini, né preti per confessarci.

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“Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.” (Matteo 25, 13)

 

 

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