L’Eurofestival, per me…
Ogni anno è la stessa sensazione, cioè ogni anno - quando si disputa il “Festival Eurovisivo della Canzone” - lo vivo come fossi lì, come fosse la prima volta ed è una sensazione bellissima.
Zagrabia, 5 maggio del 1990, unico speaker italiano nel primo festival europeo successivo alla “caduta del muro di Berlino” ed alla conseguente apertura - anche musicale - dei paesi dell’Est a quella che era l’Europa democratica dell’Ovest.
Avendo vinto i Pooh l’ultimo Festival di Sanremo, ma avendo rinunciato a partecipare, lo “scettro” passò automaticamente a Toto Cutugno e la sua nuova canzone “Insieme 1992″, una canzone che inneggiava - appunto - alla nuova Europa.
Niente faceva presagire che la canzone vincitrice di quell’Eurofestival sarebbe stata proprio questa: nessuno in Italia ci pensava e nessuno era interessato a tutto ciò, per cui la Rai con pochi altri erano presenti a Zagabria, a commentare quella edizione una brava Peppi Franzelin, ma - ripeto - nessun altro, solo io di Radio Incontro, inviato (a mie spese) e grazie alla conoscenza di una amica yugoslava.
Un’atmosfera sicuramente magica, con tanti inviati di tutte le nazioni, compresa la Russia, che di lì a poco volle “scritturarmi” per una serie di edizioni radiofoniche, nientepopodimento che a Radio Mosca.
Il resto fa parte della storia eurovisiva, con tutti gli altri addosso al nostro Toto - felice come non mai - ma attorno anche a me, che ero l’italiano giusto nel posto e nel momento giusto.
Ecco qua la versione live di quella sera, cliccate qua
So che difficilmente capirete questa mia emozione, perciò vorrei condividere con voi queste foto ed una di quelle dirette trasmesse proprio da Radio Incontro, la radio - tutt’ora esistente a Pisa - la radio più bella al mondo, almeno per me.
Ecco quella diretta di una di quelle tante telefonate, cliccate qua: 1990_05_06_io-da-zagabria-esc-1990_n-4_ottimo_.mp3
Al momento che scrivo, ancora nessun altro nostro cantante ha replicato la vittoria di quel Toto Cutugno e di quell’Italia del 1990: in compenso l’associazione OGAE (”Organisation generale d’amateur d’Eurovision”) si è ancora più rafforzata ed ha un bel numero di associati italiani, io sono fra quelli.
E nel frattempo tante dirette dai luoghi eurovisivi, ogni anno, vanno in onda su tantissime radio libere: primo fra tutti il buon Alessandro Banti - pisano e di Radio Incontro come me - che è sempre presente sia dietro le quinte del “Festival di Sanremo”, che in tutto il periodo del successivo “Festival Europeo della Canzone”.
Unica pecca, unica tristezza: l’Italia non riesce più a vincere - come in quel bellissimo maggio del 1990 - ma chissà, forse quest’anno è la volta buona, forza Italia!
Rettifica: il Festival Eurovisivo della Canzone del 2021 è stato vinto dai Maneskin ed è questo il motivo per cui, a Torino, quest’anno stiamo assistendo, con molto calore e coinvolgimento, l’edizione targata 2022!