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Devo ammetterlo: se non mi ci avesse portato mio figlio, mai ci sarei andato e mai avrei conosciuto - da vicino - il “micro-cosmo” che gira attorno a questo bravo compositore, poeta e cantante, che “ai miei tempi” avremmo chiamato “cantautore”.

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Pur avendo vissuto gli “albori” delle radio libere italiane ed avendo conosciuto ed intervistato tutti - dal lontanissimo 1978 al 1996 - ho qualche anno di troppo, per cui ho “mollato la presa” vivendo la musica ed ogni suo bravo artista “dall’esterno”.

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Immaginatevi cosa posso aver provato - ieri notte, fra oltre 2000 persone - allo stupendo concerto del cantautore più amato dal mio figlio tredicenne Davide, ovvero Ermal Meta.

Le sue canzoni sono una “continua poesia”, un susseguirsi di messaggi importanti ed emozioni profonde, che ti toccano dentro, davvero: già da metà concerto, il pubblico sembrava “un unico corpo”, una comunità di gente che cantava ogni sua melodia, rigorosamente imparata a memoria.

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Trascorse due ore di ottima musica - bravissimi i musicisti ed i tecnici del suono e delle luci - Ermal, seppur stanco per aver dato il meglio di sé stesso, si è congedato ma è subito rientrato sul palco, confessandoci che non ce la faceva proprio a lasciarci così, che voleva cantare ancora, seppur con il solo ausilio della chitarra.

Ripeto: di concerti ne ho visti “a centinaia”, ma l’umiltà e la serenità di ieri notte io mai l’avevo percepita prima.

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Se è vero che io, grazie soprattutto alla mia tessera dell’OGAE (la fanzine eurovisiva di cui faccio parte), sono riuscito a parlarci di persona - assieme a mio figlio felicissimo - è altrettanto vero che Ermal ha fatto aspettare noi “addetti ai lavori” concedendosi prima a tutto il pubblico presente, firmando autografi e scambiando abbracci lungo tutto il perimetro delle transenne che lo separavano dalla platea.

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Non è da poco, per un artista che - con i suoi tre CD rigorosamente incisi un anno dopo l’altro ed uno più bello dell’altro -  è fra i più conosciuti in Italia ed in tutta Europa, grazie anche alla sua partecipazione all’ultimo Festival dell’Eurovisione.

Detto tanto, vorrei per un attimo soffermarmi sui “messaggi importanti” contenuti nelle sue canzoni: vengo a proporvene solo alcuni, con il riferimento al brano di provenienza.

Cliccando sul titolo di ogni singola canzone, verrete indirizzati al brano in questione, buon ascolto…

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“La musica ci cambia, ci trasforma: non ci abbandona. E tu lo sai che io, io mi innamoro ancora” (da “Io mi innamoro ancora”)

“Mi hai dato tutto, ma niente avevi. Mi hai fatto amare tutti i miei difetti. E come ho fatto io quando non c’eri? Non prendere impegni per i prossimi anni” (da “Ragazza Paradiso”)

“Io ti chiamo amore in una lingua straniera Tu mi capisci perché non serve traduzione” (da “Dall’alba al tramonto”)

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“Braccia senza mani, facce senza nomi: scambiamoci la pelle, in fondo siamo umani. Perché la nostra vita non è un punto di vista e non esiste bomba pacifista” (da “Non mi avete fatto niente”)

“Io non ho perso tempo: ho preso vento, per gonfiare le mie vele e navigare in mari sconosciuti. Io non ho perso tempo: a volte ho perso me, per poi ritrovarmi e ripartire ancora verso te, ancora verso te” (da “Il vento della vita”)

“Dicono che questa vita è una lunga corsa e il resto non si sa. C’è chi lascia tutti indietro: chissà poi se il fiato gli basterà. Ma alla fine ciò che conta è l’amore che ci resta.”  (da “Quello che ci resta”)

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 “Piccola anima, che fuggi come se fossi un passero spaventato a morte. Qualcuno è qui per te: se guardi bene, ce l’hai di fronte. Fugge anche lui per non dover scappare: se guardi bene, ti sto di fronte”  (da “Piccola anima”)

“E la fatica che hai dovuto fare: da un libro di odio ad insegnarmi l’amore. Hai smesso di sognare per farmi sognare: le tue parole sono adesso una canzone” (da “Vietato morire”)

“Mi salvi chi può, perché da soli fa male pure l’aria. Anche una goccia di buio ti avvelena un sole intero di felicità (perché da soli fa male)”  (da “Mi salvi chi può”)

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Tanto premesso, eccovi il calendario dei prossimi concerti: andate su Facebook cliccando qua

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Il concerto di giovedì 23 agosto 2018 - ad Oliena, in provincia di Nuoro - sarà GRAUITO: che dite, vi aspettiamo lì?