61 anni: non è stato facile….
Per un attimo, ho osservato la mia famiglia sorridente, ma contemporaneamente ho guardato indietro, a Putignano, il mio paese dove sono nato, ma dove ho anche sofferto.
Credo di essere stato uno dei primi bambini “bullizzati” d’Italia, con tanti di quei complessi (non musicali) tali da scendere nella più forte tristezza e non avere alcun futuro, davvero.
Chi legge e conosce quegli anni, sa che “dico il vero”.
Eppure, in mia compagnia - SEMPRE SEMPRE SEMPRE - c’è stata la Fede e la frequentazione della Parrocchia (prima) e del Cammino Neocatecumenale (poi).
La Fede in Gesù Cristo mi ha salvato e l’Eucaristia è sempre stata “al centro” della mia vita, anche quando - come un vagabondo - giravo intorno all’Europa.
Adesso ho 61 anni - una moglie fantastica con 5 figli “dono di Dio” - ed un futuro che non sarà certo facile, perché la vecchiaia si sta avvicinando.
Ma io ho un progetto - tutto nuovo - che mi ha toccato il cuore qualche mese fa e che si materializza in un preciso brano che San Paolo scrive a Timoteo…
“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la Fede” (2 Tm 4, 7)
Adesso - per gli anni che mi restano e non so quanti saranno - mi conviene-…
- “combattere la buona battaglia” (contro satana),
- “terminare la corsa” (accettando che ci sia una fine terrena)
- e soprattutto “conservare la Fede”.
Ci vuol poco a perdere la Fede - molto meno di quello che si pensi - e allora la battaglia è tutta “interiore”, è soprattutto nel mio cuore - sbaglio dopo sbaglio, caduta dopo caduta - sapendo però che Gesù Cristo è lì a perdonarti, ad aspettarti.
Puoi possedere tutto il mondo, essere ricchissimo, felicissimo, pieno di affetti, ma se non hai la Fede, chiuderai gli occhi - morendo - malamente.
In questi anni che restano, voglio fare più esperienza possibile di Gesù Cristo, che è Dio della mia vita: il resto, tutto il resto, non conta, perché è veramente passeggero.
Amici e parenti, vicini e lontani, grazie per gli auguri, ma soprattutto pregate per noi, per la nostra Fede (noi faremo altrettanto).
E ricordatevi di “imprimere” sulla mia tomba la dicitura, l’epigrafe di cui sopra, perché quella è la mia meta finale e spero di riuscirci, ci metto tutto il mio impegno.
Abbracci.
Mauro Bertocchini