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Pensate, ieri sera siamo riusciti a comprare gli ultimi due biglietti, in seconda fila e pure laterali, pur di vedere - al cinema UCI di Cagliari - questo film.

Stiamo parlando de “L’uomo che comprò la Luna”, un film che parla della Sardegna, ma che è stato concepito per piacere a tutti, anche ai “continentali”.

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Sarà per la presenza dei notissimi attori Francesco Pannofino (ve lo ricordate “Boris”?) , cliccate qua

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E di Stefano Fresi - apprezzatissimo nella trilogia di “Smetto quando voglio” - cliccate qua

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Ma poi noi “sardi” abbiamo apprezzato anche il bravissimo e poliedrico Benito Urgu, cliccate qua

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Ed in ultimo (ma non per ultimo) la rivelazione dell’anno, ovvero Jacopo Cullin (l’attore principale), cliccate qua

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Il film è davvero divertentissimo - si ride fin dalla prima scena, che ovviamente non vi svelo - ma è anche molto profondo e, ripeto, ”sardissimo”: vien da commuoversi da tanto tocca alcuni aspetti, in difesa di un’Isola che sa difendere i propri costumi ed i propri ideali.

La trama è davvero un’ “opera d’arte”, da tanto che è geniale…

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“Una coppia di agenti segreti italiani riceve una telefonata concitata dagli Stati Uniti: pare che qualcuno, in Sardegna, sia diventato proprietario della luna. Il che, dal punto di vista degli americani, è inaccettabile, visto che i primi a metterci piede, e a piantarci la bandiera nazionale, sono stati loro. I due agenti reclutano dunque un soldato che, dietro lo pseudonimo di Kevin Pinelli e un marcato accento milanese, nasconde un’identità sarda: si chiama infatti Gavino Zoccheddu e la Sardegna ce l’ha dentro. Per portarla in superficie i due agenti ingaggiano un formatore culturale sui generis che, da emigrato nostalgico, trasforma Gavino in un archetipo del vero maschio sardo”

Leggetevi tutto su “Mymovies.it”, cliccando qua

E vedetevi anche il trailer ufficiale, cliccando qua

uno spezzone del film, cliccate qua

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Il film - uscito il 4 aprile scorso - è ai primi posti al botteghino per incassi, al punto che tutta lo staff di produzione (il regista Paolo Zucca è stato coadiuvato da Barbara Alberti e Geppi Cucciari) ha dovuto aumentare le copie a disposizione in Sardegna (finora erano solo 15) e prendere in considerazione una imminente distribuzione in tutta Italia.

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Al momento in cui scriviamo, tutte le sale interessate hanno il “tutto esaurito”: sono in tanti a prenotare il posto “online” e sono altrettante le persone che - giunte nei cinema - son dovute tornare a casa o ripiegare nello spettacolo successivo.

Vi forniamo l’elenco dei cinema interessati, cliccate qua: cinema accreditati in sardegna

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Un’ultima cosa lasciatemela dire: così come il test per le buone canzoni si fa ascoltandole in auto, i buoni film ti rimangono impressi tornando verso casa ed io - proprio ieri sera, coricandomi - ho ricordato non solo le battute ironiche, ma le belle scene, perché una caratteristica fondamentale è la bella scenografia, che “ti riempie gli occhi”…

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Non si è “badato a spese”, specie nelle ultime scene del film - verso la fine, che ovviamente non vi svelo - dove sarete catturati da un sacco di belle immagini, improvvise ed inaspettate.

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Bravi, bravi ed ancora bravi: brava Angela Molina - che mi stavo dimenticando - e davvero bravo anche Lazar Ristovski (il “proprietario” della Luna)…

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Ieri sera, i sardi presenti - commossi e contemporaneamente divertiti - stavano per applaudire durante i titoli di coda: io dico che, semmai il film venisse diffuso in tutto il mondo, gli emigrati sardi arriveranno perfino a piangere, per le risate e pure per la commozione.

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Un film da non perdere: a voi gli “stratagemmi” per riuscire a “conquistarvi” un posto in platea, mentre oramai la “stampa nazionale” incomincia a parlarne sempre più e quindi ad incuriosire tutti…

Buona fortuna - anzi “in bocca al lupo” - ci vediamo in sala, anzi… sulla Luna!

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Notizia in aggiornamento

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“Lo spunto drammaturgico di fondo nasce da un trafiletto di giornale che raccontava della vendita di lotti sulla Luna da parte di una società americana. A poche centinaia di metri dalla mia casa, sulla costa occidentale sarda, si adagia sul mare una grande distesa di roccia calcarea, bianchissima e piena di crateri, proprio come la Luna. Così ho immaginato che la Luna fosse anche mia. E di tutti i poeti, soprattutto. In un secondo momento, dopo aver scoperto quali sorprese si nascondono tra le pieghe del diritto internazionale in materia di spazio e corpi celesti, ho trovato la chiave di volta dell’intreccio, che ha così assunto, nella sua apparente assurdità, anche un fondamento di tipo legale e politico, oltre che metaforico”

Vedetevi anche l’altra parte dell’ottima recensione tratta dal sito “Film Italia”, cliccate qua

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“UCI Cinema” di Cagliari - per tutte le inaspettate code al botteghino - è stato “obbligato” ad aumentare le proiezioni, andate sul sito ufficiale, cliccando qua

Un esempio: gli spettacoli domenicali inizieranno fin dal mattino, eccoli qua

 L’ Uomo Che Compro’ La Luna  (domenica 14 aprile)

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