Smettetela di usare il cellulare, guidando
Leggo di numerosi incidenti - anche mortali - riguardanti pedoni investiti sulle strisce pedonali, leggo altresì che alcuni di quegli automobilisti interessati erano intenti all’uso del cellulare, che li ha distratti dall’approssimarsi di quel pericolo.
E allora mi viene rabbia e tristezza: anche se questi “colpevoli” hanno prestato prontamente soccorso ai “malcapitati”, i pedoni morti od in coma farmacologico non posso tornare indietro, non possono cancellare la loro brutta avventura ed i loro parenti questo lo sanno.
Di chi è la colpa? Ovviamente dell’automobilista, ma questo non basta, perché da almeno un anno sono diminuiti i controlli delle “forze dell’ordine” ed è ben lontano il ricordo dei vigili in moto che - finalmente ed improvvisamente - beccavano questi “imbecilli al volante”, che sono aumentati a dismisura, in assenza di controllo.
Il mio percorso “casa-lavoro” in autobus mi permette altresì di rilevare piante incolte nelle aiuole al centro delle strade (Via Peretti in primis), che nascondono così i pedoni in attraversamento in entrambi i sensi di marcia: occorre che queste piante vengano tagliate a scadenze prestabilite, non solo quando un privato si fa vivo con quel sindaco o quel vigile urbano, ma non mi fermo qui…
Capita, cioè, che alcuni autisti dei bus - comunque gentilissimi - una volta fatti scendere i passeggeri, si fermino per fare attraversare gli stessi, ma puntualmente - da dietro - spuntino auto in corsa, che guarda caso accelerano sinistra di quel pulmann fermo e, anche se gli autisti fanno cenno alle auto di fermarsi, le stesse continuano a sorpassarlo velocemente.
Che fare, allora? Forse gli autisti del bus debbono esimersi da tale gentilezza? Forse le strisce pedonali non debbono proprio essere posizionate a ridosso delle fermate? Forse, paradossalmente, gli stessi autisti debbono essere autorizzati a multare tali automobilisti? Potrebbe essere un’idea!
Certo è che passa il tempo e sempre più pedoni vengono investiti proprio sulle strisce pedonali, perché lì si sentono sicuri, tutelati e invece non lo sono! Figuratevi poi se, come in questo periodo scolastico, sono in tanti - giovani e inesperti - ad attraversare la strada..
Concludendo, spiace a dirsi, ma questo è un dato di fatto ed i “possessori di auto e cellulari” debbono proprio interrogarsi, leggendo questo mio pensiero: il resto possiamo leggerlo negli articoli giornalistici di tutto l’anno, che parlano di lutti e genitori che piangono, perché hanno perso il proprio figlio.