Marco Lampis, sindaco di Escalaplano
Marco Lampis, un mio caro amico, Sindaco di un noto paese sardo, ha scritto questa struggente lettera. Non è lunghissima, vi prego di leggerla.
#Coronavirus #Emergenza
“Questo pomeriggio, attraversando Escalaplano, ho incontrato meno gente del solito, ma ancora troppa. Ho notato movimento vicino a market e negozi, molte auto in circolazione, persone a passeggio, qualche giovanotto rientrato da poco e ansioso di farsi vedere. Tutto come se nulla fosse. Avete ascoltato il telegiornale? Avete sentito che le regioni del nord stanno chiedendo provvedimenti più restrittivi?
Si sta chiedendo di CHIUDERE TUTTO IMPONENDO UN COPRIFUOCO SENZA PRECEDENTI. Per quale motivo secondo voi? Perché anche li al nord, inizialmente, hanno continuato a vivere come se nulla fosse, a fare aperitivi, passeggiare per strada e nei parchi, a ritrovarsi fra amici e tutte quelle belle cose che a tutti piace fare.
- Adesso, che NEGLI OSPEDALI SI DEVE SCEGLIERE CHI SALVARE E CHI LASCIAR MORIRE;
- Adesso che l’Italia è contaminata e non si può più fuggire;
- Adesso che crescono contagi e casi gravi;
- Adesso che i pazienti ordinari vengono spostati nelle altre Regioni;
- Adesso si chiede la CHIUSURA TOTALE DI TUTTE LE ATTIVITA’ E UFFICI.
In Sardegna non siamo ancora in quella situazione, ma rischiamo di finirci e per noi, se non vi è chiaro, non c’è la regione di confine che riceve i malati, c’è il mare. Quello dove molti di noi volevano mettere mezza Africa. E’ li come unica via di esodo. Curioso vero?
Rischiamo di finirci perché continuiamo a voler fare tutte le cose belle che si fanno in tempo di pace, ma non ci siamo accorti che SIAMO IN TEMPO DI GUERRA.
Una guerra fra impari, contro un nemico invisibile, che approfitta e si beffa della nostra ignoranza, del nostro vivere come ci pare, del nostro non volerci adeguare alla situazione. Un nemico chiamato COVID-19, che evidentemente ha misurato bene la stupidità umana.
Mi conoscete, sapete che non amo esasperare gli animi o alimentare angosce, però forse, per alcuni, la situazione non è ancora chiara.
STATE A CASA, PASSEGGIATE IN GIARDINO O NEI CORRIDOI, FATE CIO’ CHE VI PARE, MA EVITATE LA NORMALITA’, DIMENTICATE PER QUALCHE TEMPO LE BELLE ABITUDINI.
SE VOLETE CHE LA NORMALITA’ TORNI IL PRIMA POSSIBILE, FATE L’UNICA COSA CHE POTETE FARE: RINUNCIATECI PER UN PO’ DI TEMPO.
- Fatelo per voi stessi, per i vostri figli, per i vostri cari, per gli amici.
- Fatelo per il prossimo!
- Fatelo pure contro voglia, ma fatelo.
STATE A CASA!
Marco Lampis”