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Vi devo raccontare cosa mi è successo circa mezz’ora fa, nel mio quartiere: sto andando a passeggio vestito “alla rinfusa” ed inaspettatamente un cane di grossa taglia, slegato, viene addosso per mordermi.

La padrona, vestita bene e di bell’aspetto, me lo tira via, urlando “Lascialo stare, non è un barbone, non è un barbone!!!!”

Premesso che qualche snob di troppo in giro c’è (eccome!), premesso che i cani di grossa taglia devono essere tenuti al guinzaglio, questa esperienza mi ha rattristato così tanto che non ho saputo neanche dire qualcosa alla proprietaria dell’animale.

Innanzitutto, non capisco perché i barboni debbono essere ritenuti pericolosi e quindi “addentabili” dai cani: ha ragione chi afferma che non sono rischiosi gli animali, semmai alcuni loro (stupidi) proprietari, che pensano di avere in mano un’arma, al posto del cane.

E mi verrebbe da concludere facendo riferimento a come l’attuale Pontefice ama i poveri, invece applico volutamente un taglio sociale, civico a tutta questa mia inaspettata esperienza: la nostra Società sta davvero peggiorando, con i poveri sempre più poveri ed i ricchi sempre più…. superbi!

Non tutti, ma molti finiscono per sentirsi “padroni del mondo” ed allora arriva questa terribile pandemia che… non guarda in faccia a nessuno.

Ecco, quindi, che – anche in questo 2021 – nessuno di noi può scommettere un euro sull’essere vivo e sano il giorno dopo.

Ecco, allora, che questa malattia mondiale sfida poveri e ricchi, alti e bassi, belli e brutti, perché è inaspettatamente ed involontariamente…democratica!

Versione in PDF:  la-mia-strana-esperienza-vissuta-da-barbone.pdf