Sa Die de Sa Sardigna 2021
Ogni anno, il 28 aprile, in tutta la nostra Isola si festeggia “Sa Die de Sa Sardigna”, dove le iniziali maiuscole ci stanno proprio bene, perché è il giorno più importante, perché per i sardi la Sardegna è la cosa più importante.
A dispetto di chi, in continente ed in passato, l’ha ricordata per gli assassini e per i sequestri; a dispetto di chi vorrebbe inviarvi la spazzatura e le scorie nucleari della nazione padrona; a dispetto di chi pensa solo a lei d’estate e per le spiagge.
Si, anche io - d’origine pisana - ogni anno la festeggio e tutto l’anno mi accorgo di quante ingiustizie questa terra sopporta, non a causa della gente comune, ma per colpa di tanti politici che non vogliono valorizzarla, se non per venirci al mare in canottiera.
E dopo questo mio sfogo, vengo a presentarla, cliccate qua
“La festività vuole ricordare la sommossa dei vespri sardi del 28 aprile 1794 che costrinse alla fuga da Cagliari il viceré Vincenzo Balbiano e i funzionari sabaudi, in seguito al rifiuto di soddisfare le richieste dell’allora Regno di Sardegna per riservare ai sardi le cariche pubbliche, un Consiglio di Stato a Cagliari, vicino alla sede del viceré e l’istituzione a Torino di un Ministero per gli affari della Sardegna. Rientrata la rivolta, alcune richieste furono accolte nel 1796″ (fonte Wikipedia)
Un video bellissimo ricostruisce praticamente tutto! Cliccate qua
Purtroppo, questo è il secondo anno che ci troviamo a vivere questa Festa senza manifestazioni in piazza o manifestazioni comunque esterne, ma mai come adesso c’è l’urgenza di sentirsi sardi, di sentirci uniti.
Buona “Sa Die” a tutti i sardi, me compreso
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